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mercoledì 30 settembre 2015

Autunno dolce stagione

Adoro l'autunno!
L'autunno con i suoi colori e i suoi odori 
per me è fonte di ispirazione.
L'autunno mi addolcisce l'animo, 
L'autunno mi accarezza il cuore.
Rebekah Passion



venerdì 25 settembre 2015

giovedì 24 settembre 2015

Sto raccontando al mare di noi...


Amici mai 2 - Rewind

Dopo cena, mentre le due sorelle si misero a riordinare in cucina, io e Mario ci dedicammo alla gara delle barzellette. Le regole erano: tre barzellette a testa, chi raccontava le più divertenti come premio si beccava un bel pezzo di dolce e un buon bicchiere di vino Zibibbo, un vino dolce e liquoroso che a me da alla testa molto più velocemente di qualsiasi altro vino. La signora Marietta fungeva da giudice e quasi sempre la gara finiva in parità.
<<Rebekah, sono quasi le ventidue e trenta, Patty è andata a mettere Cristina a letto, tu hai finito col vino o prima di uscire devi scolarti tutta la bottiglia?>>. Ricordo che alzò un sopracciglio proprio come fanno i personaggi di un cartone << Avrei preferito un paio di birre, specie sulla pizza, ma vallo a spiegare a tuo padre >> le dissi unendo le mani a mo di preghiera mentre il signor Spanti, indifferente, continuava a riempire i bicchieri…
Patty entrò in sala da pranzo e, vedendo la bottiglia di vino quasi vuota iniziò a sbraitare contro il padre. E prima che iniziassero a litigare per colpa del vino (certo non mia), le spinsi fuori di casa.
Quella sera non avevo nessuna voglia di uscire, cercai di farmi accompagnare a casa, finsi un’emicrania da vino, ridendo come una stupida e alitando Zibibbo sul finestrino della Punto blu. C’ero quasi riuscita, eravamo arrivate sotto casa mia ma proprio in quel momento a Sonia squillò il cellulare.
Era Francesco, le chiedeva di andarlo a prendere in centro, non voleva disturbare i due amici (con cui era andato a vedere l’incontro di box) per farsi accompagnare a casa perché abitavano dall'altra parte della città. Senza pensarci due volte, Sonia che era alla guida dell’auto, girò lo sterzo di scatto (facendomi spiaccicare contro il finestrino) e a tutta velocità (o per rimanere in teme : a tutta birra) si diresse in centro.

martedì 22 settembre 2015

martedì 8 settembre 2015

Amici mai 1 - Rewind

Tutto ebbe inizio quel giorno…
Era un bellissimo pomeriggio d'estate… in quel periodo della mia vita mi sentivo serena e quasi felice. Mi trovavo al mare con delle amiche, le gemelle Patty e Sonia. Patty è separata con una figlia (di all'epoca quattro anni). Circa un anno e mezzo dopo il matrimonio, beccò il marito a letto con un'altra, l'amante era l’ex ragazza del marito; i due avevano un figlio e cosa peggiore, lo avevano concepito due mesi prima del concepimento del suo. Storia incasinata…
Sonia è single come me, ed è una pizza! Voglio dire: non la pizza che vai a mangiare il sabato sera con gli amici, ma una colla, un mastice, una piattola… è simpatica, solare, generosa, ma pur sempre una piattola. 
Io sono Rebekah, come ho già detto, in quel periodo della mia vita ero quasi felice (non lo ero stata per molto tempo, ma sono cose che capitano..). Ah, quasi dimenticavo: allora avevo trentun anni mentre le gemelle dadaumpa ventinove.

<<Allora?>> mi domandò Sonia distogliendomi dai miei pensieri <<Hai deciso dove andremo stasera?>> chiese urlando talmente forte da attirar l’attenzione
di tutte le persone presenti nel raggio di cento metri.
<<Lo hai chiesto a me o a tutte le persone presenti in spiaggia?>> dissi sbuffando <<Ci penseremo al momento, adesso lasciami prendere il sole in santa pace e tranquillità>> continuai. Mi piace prendere il sole in una sorta di trance, senza nessun conoscente intorno a disturbare con chiacchiere inutili ogni due minuti, ma ultimamente era diventata un’impresa impossibile. Addio mio adorato e tanto ricercato relax pensai. Sonia in tutta risposta continuò a parlare, parlare… Mi alzai di scatto dal tappetino e con passo felino mi diressi in acqua, evitando di guardare i due ragazzi poco più che ventenni e con gli ormoni da Tarzan che al mio passaggio fischiarono e fecero apprezzamenti pesanti per via del mio seno prosperoso…
Le ore passarono veloci, così, tra tuffi, bagni di sole, passeggiate in riva al mare e due partite di pallavolo (controvoglia), decidemmo che era ora di rientrare alla base…

venerdì 4 settembre 2015

Ma tu guarda chi si rivede! - Parte seconda

Dieci anni fa, dopo aver finito di lavorare, mi fermai in un negozio per salutare un’amica, e tra una chiacchierata e l’altra, decidemmo di berci un caffè. Stranamente, invece di andare al solito bar, mi portò nel locale dove lavorava Marco.
Da quel giorno (dopo il lavoro) andare a bere il caffè da Marco era diventata un’abitudine...
Qualche settimana dopo mi invitò ad uscire. Accettai! Iniziammo a frequentaci e parecchi mesi dopo, una sera in macchina, mentre lui parlava e guidava senza badare agli incroci e ai segnali, qualcuno ci tamponò (per fortuna nessuno di noi si fece male) Marco, dopo aver constatato che non avevo nulla di rotto, scese dalla macchina e andò di corsa a vedere in che situazione stava la persona che ci aveva investito. Ben quattro donne scesero dalla macchina “Perfetto!” pensai.
Un'istante dopo scoppiarono tutti a ridere. I minuti passavano e loro non smettevano di ridere, forse erano ubriache, o fatte, o sceme. Vidi una di loro fare dei gesti nella mia direzione, Marco si voltò a guardarmi dopodiché, sempre ridendo si allontanarono di almeno una ventina di metri. Non potendo sentire quello che dicevano, a mia volta scesi dalla macchina, feci pochi passi verso di loro e mi accorsi di zoppicare, sentivo dolore al ginocchio sinistro, sicuramente, senza rendermene conto avevo sbattuto contro il cassettino della macchina durante l'urto. Tornai indietro, mi appoggiai allo sportello della macchina e misi in funzione le antenne…
Marco, preso ormai da quelle, si era completamente dimenticato di me. Lo sentii dare il numero di telefono a tutte e quattro, a quel punto lo chiamai urlando. Lui si voltò a guardarmi, stavo mandandogli segnali di fumo col fumo che mi usciva dal naso. A quel punto una di loro disse: Marco, la tua ragazza ci sta guardando male!>>. Volete sapere quale fu la sua risposta?!

mercoledì 2 settembre 2015

Ma tu guarda chi si rivede! - Parte prima

Sabato scorso sono uscita con delle amiche per una passeggiata sul lungomare a chiacchierare, rilassarci, prendere un po’ d’aria fresca e perché no, un bel gelato. Mentre decidevamo sui gusti da scegliere tra i classici: fiordilatte, nocciola, cioccolato, rocher, pistacchio, panna cotta e fragola, sento una voce alle mie spalle dire: <Stasera voglio assaggiare il Peppa Pig con panna!>>. Mi giro di scatto per guardare in faccia chi ha osato pronunciare quelle parole (Ho dovuto sorbirmi tutte le puntate migliaia di volte di quell'orribile cartone animato assieme a mio figlio, che sono arrivata ad odiare lei, tutta la sua settima generazione e il colore rosa pastello!) e vedo una ragazzina di più o meno quattordici anni vestita come una zoccola, sorridere (con sulle labbra almeno tre strati di rossetto rosso fuoco) e indicare il gusto del gelato ad un ragazzo che si e no avrà avuto la sua stessa età. Senza dare nell’occhio, leggo gli ingredienti del gelato PP - fragola (ovvio!), melone, caramello, canditi, banana, e marshmallow – “Oh, mio dio!” esclamo sottovoce. Non si può! Ma chi ha avuto il coraggio di creare questa mostruosità?! Mai, mai e poi mai rinuncerei al mio gustosissimo cono alla nocciola e rocher! Nocciola i love you. Nocciola forever.
Dopo aver gustato il gelato comodamente sedute su una panchina, decidiamo di continuare la passeggiata e consumare così un po’ di calorie...
Camminando, arriviamo davanti al gazebo di uno dei tanti locali situati sul lungomare e decidiamo di prendere un caffè. Entriamo, ci sediamo ad un tavolo con vista sul mare e ordiniamo tre caffè. Nell’attesa, mi perdo ad ammirare le meravigliose luci notturne della Sicilia. Cinque minuti dopo arriva il cameriere con i caffè, il mio rigorosamente amaro (dopo le duemila calorie ingerite col gelato, posso mica prenderlo zuccherato!). Silvia, che se ne frega delle calorie, svuota la mia e la sua bustina di zucchero in due centimetri di caffè, Maria nel suo ci mette mezza bustina di zucchero di canna.
Mi porto la tazzina alle labbra e vedo Silvia sgranare gli occhi come se avesse visto un fantasma. Capendo le mie intenzioni esclama <<Non ti girare!>>.
<<Non dirmi che dietro di me c’è Bruce Willis!>> rispondo scherzosamente, e senza pensarci due volte mi giro di scatto per guardare in faccia l’uomo (ovvio che fosse un uomo!) che due secondi prima aveva fatto sbiancare Silvia.
“Oh, mio dio!” esclamo mentalmente.

martedì 1 settembre 2015

Rebekah

Perché Rebekah?
È uno dei nomi che adoro in assoluto, seguito da Daphne e Diana (che sicuramente userò in uno dei miei racconti..).
Sono una donna a cui piace molto leggere e soprattutto scrivere.
Sono cresciuta divorando i romanzi Harmony e Blue Moon di mia madre. Ricordo quando glieli “rubavo” per poi chiudermi in bagno o in cameretta a leggerli tutti d'un fiato. 
Perché li rubavo?
Perché secondo lei ero troppo piccola per quel tipo di racconto, avevo dodici o tredici anni…
Amori, emozioni, passioni, delusioni e sesso, tutto intrecciato in una splendida trama fiabesca e sempre a lieto fine.
Ovvio che cresci sognando ad occhi aperti e soprattutto a credere nell’amore con la “A” maiuscola.
Purtroppo la realtà è ben diversa! Sono pochi gli uomini al giorno d’oggi; uomini che riescono a farti vivere una vita da favola…
Attenzione: non confondete le mie parole, ho detto “Vita da favola” non “Vita di lusso”.
Oggi, si passa dal matrimonio al divorzio alla velocità della luce (spesso) per motivi davvero futili.
Oggi, diamo tutto per scontato! Tutto è dovuto.
Troppo egoismo da entrambe le parti…
Non ci si comprende e non ci si capisce, e si dialoga poco o per niente, e come ben sapete, il non dialogare corrode il rapporto di coppia.
Quanto è bello raccontarsi, confrontarsi…
Io non ho avuto la fortuna di vivere bellissime storie d’amore come le protagoniste dei romanzi che ho letto. Purtroppo le mie storie sono state abbastanza infelici e deludenti. Ho conosciuto uomini ipocriti, inetti, egoisti, approfittatori e, insomma: dei veri BASTARDI! Uomini molto bravi a parlare e incantare da sembrare "quasi" perfetti.
Promesse mai mantenute...
Oggi non leggo più come prima per il poco tempo a disposizione o per la poca voglia di farlo, ma continuo a credere nell'amore…

Rebekah