Adoro l'autunno!
L'autunno con i suoi colori e i suoi odori
per me è fonte di ispirazione.
L'autunno mi addolcisce l'animo,
L'autunno mi accarezza il cuore.
Rebekah Passion
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mercoledì 30 settembre 2015
lunedì 28 settembre 2015
venerdì 25 settembre 2015
giovedì 24 settembre 2015
Amici mai 2 - Rewind
Dopo cena, mentre le due sorelle
si misero a riordinare in cucina, io e Mario ci dedicammo alla gara delle
barzellette. Le regole erano: tre barzellette a testa, chi raccontava le più
divertenti come premio si beccava un bel pezzo di dolce e un buon bicchiere di
vino Zibibbo, un vino dolce e liquoroso che a me da alla testa molto più velocemente
di qualsiasi altro vino. La signora Marietta fungeva da giudice e quasi sempre
la gara finiva in parità.
<<Rebekah,
sono quasi le ventidue e trenta, Patty è andata a mettere Cristina a letto, tu
hai finito col vino o prima di uscire devi scolarti tutta la
bottiglia?>>. Ricordo che alzò un sopracciglio proprio come fanno i
personaggi di un cartone <<
Avrei preferito un paio di birre, specie sulla pizza, ma vallo a spiegare a tuo
padre >> le dissi unendo le mani a mo di preghiera mentre il signor
Spanti, indifferente, continuava a riempire i bicchieri…
Patty
entrò in sala da pranzo e, vedendo la bottiglia di vino quasi vuota iniziò a
sbraitare contro il padre. E prima che iniziassero a litigare per colpa del
vino (certo non mia), le spinsi fuori di casa.
Quella
sera non avevo nessuna voglia di uscire, cercai di farmi accompagnare a casa,
finsi un’emicrania da vino, ridendo come una stupida e alitando Zibibbo sul
finestrino della Punto blu. C’ero quasi riuscita, eravamo arrivate sotto casa
mia ma proprio in quel momento a Sonia squillò il cellulare.
Era
Francesco, le chiedeva di andarlo a prendere in centro, non voleva disturbare i
due amici (con cui era andato a vedere l’incontro di box) per farsi
accompagnare a casa perché abitavano dall'altra parte della città. Senza
pensarci due volte, Sonia che era alla guida dell’auto, girò lo sterzo di
scatto (facendomi spiaccicare contro il finestrino) e a tutta velocità (o per
rimanere in teme : a tutta birra) si diresse in centro.
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martedì 22 settembre 2015
Maledizione
Essere belli il più delle volte è una maledizione, è un po' come nascere "brutto anatroccolo" se incontri il bullo di turno... sei fottuto!
A.A.A. Principe azzurro
martedì 8 settembre 2015
Amici mai 1 - Rewind
Tutto ebbe inizio
quel giorno…
Era un bellissimo
pomeriggio d'estate… in quel periodo della mia vita mi sentivo serena e quasi
felice. Mi trovavo al mare con delle amiche, le gemelle Patty e Sonia. Patty è
separata con una figlia (di all'epoca quattro anni). Circa un anno e mezzo dopo
il matrimonio, beccò il marito a letto con un'altra, l'amante
era l’ex ragazza del marito; i due avevano un figlio e cosa peggiore, lo
avevano concepito due mesi prima del concepimento del suo. Storia incasinata…
Sonia è single come
me, ed è una pizza! Voglio dire: non la pizza che vai a mangiare il sabato sera
con gli amici, ma una colla, un mastice, una piattola… è simpatica, solare,
generosa, ma pur sempre una piattola.
Io sono Rebekah, come
ho già detto, in quel periodo della mia vita ero quasi felice (non lo ero stata
per molto tempo, ma sono cose che capitano..). Ah, quasi dimenticavo: allora
avevo trentun anni mentre le gemelle dadaumpa ventinove.
<<Allora?>> mi domandò Sonia
distogliendomi dai miei pensieri <<Hai deciso dove andremo
stasera?>> chiese urlando talmente forte da attirar l’attenzione
di tutte le persone presenti nel raggio di
cento metri.
<<Lo hai chiesto a me o a tutte le
persone presenti in spiaggia?>> dissi sbuffando <<Ci penseremo al
momento, adesso lasciami prendere il sole in santa pace e tranquillità>>
continuai. Mi piace prendere il sole in una sorta di trance, senza nessun
conoscente intorno a disturbare con chiacchiere inutili ogni due minuti, ma ultimamente
era diventata un’impresa impossibile. Addio mio adorato e tanto ricercato relax
pensai. Sonia in tutta risposta continuò a parlare, parlare… Mi alzai di scatto
dal tappetino e con passo felino mi diressi in acqua, evitando di guardare i
due ragazzi poco più che ventenni e con gli ormoni da Tarzan che al mio
passaggio fischiarono e fecero apprezzamenti pesanti per via del mio seno
prosperoso…
Le ore passarono veloci, così, tra tuffi,
bagni di sole, passeggiate in riva al mare e due partite di pallavolo
(controvoglia), decidemmo che era ora di rientrare alla base…
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venerdì 4 settembre 2015
Ma tu guarda chi si rivede! - Parte seconda
Dieci anni fa, dopo aver finito di
lavorare, mi fermai in un negozio per salutare un’amica, e tra una chiacchierata
e l’altra, decidemmo di berci un caffè. Stranamente, invece di andare al solito
bar, mi portò nel locale dove lavorava Marco.
Da quel giorno (dopo il lavoro) andare a
bere il caffè da Marco era diventata un’abitudine...
Qualche settimana dopo mi
invitò ad uscire. Accettai! Iniziammo a frequentaci e parecchi mesi dopo, una
sera in macchina, mentre lui parlava e guidava senza badare agli
incroci e ai segnali, qualcuno ci tamponò (per fortuna nessuno di
noi si fece male) Marco, dopo aver constatato che non avevo nulla di
rotto, scese dalla macchina e andò di corsa a vedere in che situazione stava la
persona che ci aveva investito. Ben quattro donne scesero dalla macchina
“Perfetto!” pensai.
Un'istante dopo scoppiarono tutti a
ridere. I minuti passavano e loro non smettevano di ridere, forse erano
ubriache, o fatte, o sceme. Vidi una di loro fare dei gesti nella mia direzione, Marco si voltò a guardarmi dopodiché, sempre ridendo si allontanarono di almeno una ventina
di metri. Non potendo sentire quello che dicevano, a mia volta scesi dalla
macchina, feci pochi passi verso di loro e mi accorsi di zoppicare, sentivo
dolore al ginocchio sinistro, sicuramente, senza rendermene conto avevo
sbattuto contro il cassettino della macchina durante l'urto. Tornai indietro, mi appoggiai allo
sportello della macchina e misi in funzione le antenne…
Marco, preso ormai da quelle, si era
completamente dimenticato di me. Lo sentii dare il numero di telefono a tutte e
quattro, a quel punto lo chiamai urlando. Lui si voltò a guardarmi, stavo
mandandogli segnali di fumo col fumo che mi usciva dal naso. A quel punto una
di loro disse: Marco, la tua ragazza ci sta guardando male!>>. Volete
sapere quale fu la sua risposta?!
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mercoledì 2 settembre 2015
Ma tu guarda chi si rivede! - Parte prima
Sabato scorso sono uscita con delle amiche
per una passeggiata sul lungomare a chiacchierare, rilassarci, prendere un po’
d’aria fresca e perché no, un bel gelato. Mentre decidevamo sui gusti da
scegliere tra i classici: fiordilatte, nocciola, cioccolato, rocher,
pistacchio, panna cotta e fragola, sento una voce alle mie spalle dire:
<Stasera voglio assaggiare il Peppa Pig con panna!>>. Mi giro di
scatto per guardare in faccia chi ha osato pronunciare quelle parole (Ho dovuto
sorbirmi tutte le puntate migliaia di volte di quell'orribile cartone animato assieme
a mio figlio, che sono arrivata ad odiare lei, tutta la sua settima generazione
e il colore rosa pastello!) e vedo una ragazzina di più o meno quattordici anni
vestita come una zoccola, sorridere (con sulle labbra almeno tre strati di
rossetto rosso fuoco) e indicare il gusto del gelato ad un ragazzo che si e no
avrà avuto la sua stessa età. Senza dare nell’occhio, leggo gli ingredienti del
gelato PP - fragola (ovvio!), melone, caramello, canditi, banana, e marshmallow
– “Oh, mio dio!” esclamo sottovoce. Non si può! Ma chi ha avuto il coraggio di
creare questa mostruosità?! Mai, mai e poi mai rinuncerei al mio gustosissimo
cono alla nocciola e rocher! Nocciola i love you. Nocciola forever.
Dopo aver gustato il gelato comodamente
sedute su una panchina, decidiamo di continuare la passeggiata e consumare così
un po’ di calorie...
Camminando, arriviamo davanti al gazebo di
uno dei tanti locali situati sul lungomare e decidiamo di prendere un caffè.
Entriamo, ci sediamo ad un tavolo con vista sul mare e ordiniamo tre caffè.
Nell’attesa, mi perdo ad ammirare le meravigliose luci notturne della Sicilia.
Cinque minuti dopo arriva il cameriere con i caffè, il mio rigorosamente amaro
(dopo le duemila calorie ingerite col gelato, posso mica prenderlo
zuccherato!). Silvia, che se ne frega delle calorie, svuota la mia e la sua bustina
di zucchero in due centimetri di caffè, Maria nel suo ci mette mezza bustina di
zucchero di canna.
Mi porto la tazzina alle labbra e vedo
Silvia sgranare gli occhi come se avesse visto un fantasma. Capendo le mie
intenzioni esclama <<Non ti girare!>>.
<<Non dirmi che dietro di me c’è
Bruce Willis!>> rispondo scherzosamente, e senza pensarci due volte mi
giro di scatto per guardare in faccia l’uomo (ovvio che fosse un uomo!) che due
secondi prima aveva fatto sbiancare Silvia.
“Oh, mio dio!” esclamo mentalmente.
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martedì 1 settembre 2015
Rebekah
Perché Rebekah?
È uno dei nomi che adoro in assoluto,
seguito da Daphne e Diana (che sicuramente userò in uno dei miei racconti..).
Sono una donna a cui piace molto leggere e
soprattutto scrivere.
Sono cresciuta divorando i romanzi Harmony
e Blue Moon di mia madre. Ricordo quando glieli “rubavo” per poi chiudermi in
bagno o in cameretta a leggerli tutti d'un fiato.
Perché li rubavo?
Perché secondo lei ero troppo piccola per
quel tipo di racconto, avevo dodici o tredici anni…
Amori, emozioni, passioni, delusioni e
sesso, tutto intrecciato in una splendida trama fiabesca e sempre a lieto fine.
Ovvio che cresci sognando ad occhi aperti
e soprattutto a credere nell’amore con la “A” maiuscola.
Purtroppo la realtà è ben diversa! Sono
pochi gli uomini al giorno d’oggi; uomini che riescono a farti vivere una vita
da favola…
Attenzione: non confondete le mie parole,
ho detto “Vita da favola” non “Vita di lusso”.
Oggi, si passa dal matrimonio al divorzio
alla velocità della luce (spesso) per motivi davvero futili.
Oggi, diamo tutto per scontato! Tutto è
dovuto.
Troppo egoismo da entrambe le parti…
Non ci si comprende e non ci si capisce, e
si dialoga poco o per niente, e come ben sapete, il non dialogare corrode il
rapporto di coppia.
Quanto è bello raccontarsi, confrontarsi…
Io non ho avuto la fortuna di vivere
bellissime storie d’amore come le protagoniste dei romanzi che ho letto.
Purtroppo le mie storie sono state abbastanza infelici e deludenti. Ho
conosciuto uomini ipocriti, inetti, egoisti, approfittatori e, insomma: dei veri BASTARDI! Uomini molto bravi a parlare e incantare da sembrare "quasi" perfetti.
Promesse mai mantenute...
Oggi non leggo più come prima per il poco
tempo a disposizione o per la poca voglia di farlo, ma continuo a credere
nell'amore…
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